Google: il mobile-only diventa realtà

Una storia lunga 6 anni

John Mueller, Webmaster Trends Analyst di Google, ha recentemente dichiarato che a partire da Marzo 2021 la versione desktop di un sito sarà eliminata dall'indicizzazione di Google. Quel momento è arrivato, anche se è difficile dire quanto degli effetti che si porterà dietro saranno visibili già da questa settimana.

La storia di questa decisione risale al 2015, con un iniziale orientamento mobile friendly, fatto per distinguere i risultati di ricerca effettuati da mobile da quelli realizzati da desktop.

Poi con il boost del mobile first, giusto due anni dopo, per decidere il posizionamento dei siti in base all’ottimizzazione della versione mobile del sito e in fine, adesso, con la generazione mobile only, con cui la versione desktop passa definitivamente in secondo piano.

Un passo ulteriore verso una definitiva mobile-only indexing del motore di ricerca di Mountain View, certo.

Ma in pratica, cosa cambierà?


I motivi della decisione di Google

Google aveva annunciato questo cambiamento per lo scorso Settembre 2020, ma la pandemia ha inizialmente fatto slittare le operazioni.

Lo stesso Mueller, durante la Pubcon Pro Virtual 2020, aveva dichiarato: «Stiamo attualmente indicizzando quasi completamente il Web utilizzando un Googlebot per smartphone, che corrisponde molto di più a ciò che gli utenti vedrebbero effettivamente quando effettuano una ricerca.

È vero che in futuro indicizzeremo solo i contenuti mobili: quando un sito viene spostato su una mobile-first indexing, elimineremo tutto ciò che si trova solo sul sito desktop. Essenzialmente lo ignoreremo. Tutto ciò che desideri sia indicizzato, deve essere sul sito per dispositivi mobili».

Gli elementi, insomma, c’erano già tutti. Man mano, però, si è dato per scontato che la scansione e l’indicizzazione della versione desktop di un sito continuassero, assieme a quelle della versione mobile, evolvendosi in questa necessaria scelta.

In pratica: la checklist per arrivare pronti al mobile-only

Nulla di così complicato, in realtà, perché l’evoluzione è in the making ormai da tempo.Concretamente, però, contrastare una possibile perdita di traffico significa far sì che tutti i contenuti da indicizzare si trovino allo stesso modo sulla versione mobile del sito web come in quella desktop. Scontato da dirsi, ma la versione mobile di un sito dovrà essere ottimizzata in modo che Googlebot esegua correttamente la scansione del contenuto.

In pratica:

Googlebot dovrà essere in grado di accedere al contenuto mobile: le istruzioni del robots.txt devono essere verificate e, dove necessario, adattate a questo aggiornamento.

Cioè? Andranno allineati i meta tag robots della versione mobile a quella desktop, per evitare qualsiasi tipo di problema in scansione e quindi indicizzazione delle due versioni del sito. Stesso dicasi per il contenuto, da allineare per non comportare una perdita di traffico nell’una o l’altra variante.

Tutto ciò perché Google possa continuare a recuperare le informazioni pertinenti e coerenti per le pagine dei risultati di ricerca, comprese le stesse meta informazioni, i link e intestazioni significative.

Essenzialmente, il sito dovrà essere a specchio, prediligendo un’analisi molto accurata e perfezionata dell’esperienza mobile.

Il segno dei tempi

Internet è sempre più mobile, i dati sul traffico proveniente dai dispositivi mobili parlano chiaro. Le indicazioni erano di assicurarsi che sito desktop e mobile fossero sincronizzati, da tutti i punti di vista.

In concreto, non succederà nulla in grado di sconvolgere così tanto il nostro sito. Google ci ha preparati per tempo, sottolineando sempre l'importanza dell'esperienza mobile come la frontiera obbligatoria per l’epoca del web che ci aspetta. Ora che quel momento è arrivato, questa repentina transizione non è altro che la conseguenza naturale del linguaggio del web – e del suo utilizzo – che muta ad una velocità sostenuta.

La transizione definitiva a Google mobile-only si traduce nella necessità di avere sempre una versione ottimizzata per dispositivi mobili, seguendo tutte le best practice che oggi possiamo già strategicamente portare avanti in fase di pianificazione UX, SEO e development.


Di più sull'argomento

•  Come convertire i clienti da mobile, non solo da desktop (su ThinkwithGoogle)

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