Zero-Click Search: la SEO dovrà adattarsi?

Una volta si parlava solo di keyword, ranking e CTR. Oggi, la SEO affronta una nuova sfida: essere visibili anche quando nessuno clicca.
Con l’aumento delle zero-click search, l’utente trova le risposte direttamente nella SERP, senza accedere ai siti.
Questo cambia le regole: non basta più portare traffico, bisogna esserci nel momento giusto, quando nasce l’intento di ricerca.
La visibilità si gioca sempre più negli spazi come featured snippet, knowledge panel, People Also Ask, mappe locali.
In questi contesti, bisogna diventare la risposta, non solo un’opzione. E se il traffico cala, non significa che la SEO non funzioni più — significa solo che sta cambiando forma.
Serve un cambio di prospettiva: la SEO oggi è anche presidio di fiducia, autorevolezza e reputazione, in un mondo dove essere trovati, anche senza clic, può fare davvero la differenza.
Che cos’è una zero-click search?
Sono le ricerche che terminano senza che l’utente clicchi su alcun risultato.
Succede quando Google fornisce una risposta immediata, ad esempio attraverso:
- featured snippet
- knowledge panel
- box meteo, cambio valuta, risultati sportivi
- risultati AI-generati (SGE - Search Generative Experience)
Secondo una ricerca aggiornata di SparkToro, oggi meno del 40% delle ricerche su Google porta a un clic verso siti esterni.
La quota di zero-click, ovvero ricerche che si risolvono direttamente nella SERP senza clic, è quindi più alta della metà, con valori ancora più marcati su mobile.
Il traffico organico sta calando?
Sì, ma con una distinzione importante. Il calo riguarda il traffico misurabile, cioè le visite dirette al sito, ma non necessariamente la presenza del brand nel percorso dell’utente.
In altre parole: anche se l’utente non clicca e non visita il tuo sito, può comunque vederti, leggerti nelle risposte di Google e ricordarti per future occasioni.
La nuova SEO deve quindi imparare a misurare anche la visibilità implicita: quella che non si traduce in sessioni immediate, ma che è fondamentale per consolidare la percezione del brand e costruire la fiducia nel tempo.
Questa forma di visibilità indiretta diventa sempre più strategica in un mondo dove la ricerca spesso si esaurisce sulla pagina di Google stessa.
La SEO non è più solo ottimizzazione: è esperienza
Con l’arrivo dell’AI generativa nei risultati di ricerca, Google non è più solo un “motore”, ma un interlocutore attivo.
I contenuti vengono letti, interpretati e sintetizzati da sistemi intelligenti che decidono quali brand mostrare — e in quale forma.
Per restare rilevanti, i contenuti devono essere:
- chiari,
- sintetizzabili,
- strutturati,
- supportati da dati e fonti affidabili,
- coerenti nel tono e nell’identità del brand.
Solo così è possibile emergere in un ecosistema sempre più guidato dall’intelligenza artificiale, dove la qualità e la precisione dell’informazione fanno la differenza.
Strategie SEO per la visibilità zero-click
Se gli utenti non cliccano, ma leggono comunque le risposte fornite da Google, allora l'obiettivo cambia: non più solo portare traffico, ma essere il contenuto che Google sceglie per rispondere.
In questo nuovo scenario, serve un cambio di prospettiva e di tecniche.
Ecco alcune strategie concrete per aumentare la visibilità anche senza clic:
- Risposte rapide nei primi 100 caratteri
Scrivi paragrafi iniziali che diano una risposta chiara e diretta, adatta ad apparire nei featured snippet. - Structured data e schema markup
Utilizza dati strutturati per aiutare Google a comprendere e indicizzare correttamente i contenuti del sito. - Branding nella SERP
Cura title e meta description come se fossero messaggi pubblicitari: anche quando non si clicca, il nome del tuo brand deve lasciare il segno. - Contenuti long-form ma skimmabili
Articoli approfonditi, ma facili da navigare grazie a intestazioni chiare, punti elenco, immagini esplicative. - Pensa in ottica “SERP real estate”
L’obiettivo non è solo essere tra i primi risultati, ma occupare più spazio possibile: recensioni, immagini, video, domande frequenti, sitelink, tutto conta.
Con l’AI, la fiducia è il nuovo SEO
Il concetto di E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità) diventa sempre più centrale.
I motori AI selezionano contenuti da fonti che dimostrano credibilità. Questo rende la SEO meno tecnica e più strategica: non basta ottimizzare, serve costruire reputazione e autorevolezza.
Il successo nella SEO del 2025 non si misura solo in traffico organico, ma nella capacità di essere scelti, citati, mostrati, anche quando non si ottiene un clic.
Farsi trovare è ancora l’obiettivo. Ma oggi, in qualche modo, bisogna anche sapersi far leggere senza essere aperti.