Il termine microcopy è stato introdotto da Joshua Porter nel 2009 per descrivere tutti quei piccoli elementi di testo che accompagnano l’utente durante la navigazione online. È tutta quella parte di copywriting che definisce i dettagli di un sito web, di prodotti e di app. Anni fa veniva considerato come un nuovo metodo di fare user experience, adesso è praticamente un plus essenziale.
Questi piccoli particolari di testo danno agli utenti consigli o li indirizzano durante un’azione, aiutandoli a entrare in contatto con la storia e l’immagine di un brand o di un prodotto. In sostanza, il microcopy fa parte di tutto: dalle parole che invitano a una call to action ai disclaimer che assicurano che la tua email non verrà utilizzata per terzi fini. Può essere descritto come l’insieme di fattori inclusi in un’interfaccia utente che sia ottimizzata per far interagire bene l’utente.
Il microcopy è uno strumento di branding, che il copywriting del marketing ha bisogno di curare bene per aumentare engagement.
Quando il microcopy è realizzato bene, parla la lingua del tuo utente. Rende il tuo prodotto più facile e intuitivo da utilizzare. Pensa, ad esempio, alle Call To Action. Hanno tutte lo stesso obiettivo: far completare un form di registrazione. Per arrivare al risultato, però, che si tratti dell’iscrizione ad una newsletter o il rilascio dei dati di una carta di credito, il processo deve essere realizzato con un occhio di riguardo all’user experience.
Ed ecco che entra in gioco l’UX writing.
Fare un buono microcopy significa far sentire l’utente sicuro. Anzi, dare soluzione ad ogni possibile problema già prima possa accadere.
Chiedere un numero di telefono al cliente può risultare il più delle volte impegnativo. Aggiungere un microcopy che spieghi brevemente per quale motivo lo stai chiedendo fa un’enorme differenza e rende la persona più incline a fidarsi della richiesta.
Ti stai rivolgendo in maniera trasparente e senza girare intorno alla domanda. La maggior parte delle volte, è un dettaglio che fa la differenza tra un lead e una pagina abbandonata.
Costruire la fiducia dell’utente è fondamentale. Ogni azione su un sito web che propone un prodotto corrisponde a rilasciare dati. I brand più piccoli, in particolare, lavorano molto per cercare soluzioni per rendersi convincenti. Ecco perchè il microcopy può davvero aiutare a fare il salto di qualità decisivo.
Usare la comunicazione all’interno di un freddo modulo che chiede i tuoi dati anagrafici o la tua carta di credito farà capire all’utente che sei professionale e che le richieste sono sempre giustificate da un fine.
Costruire questa fiducia attraverso il microcopy può definire una relazione immediata e schietta. L’utente, dall’altra parte dello schermo, capirà che c’è una persona reale di cui può effettivamente fidarsi.
Il microcopy è un fattore di comunicazione immediata che parla all’utente.
Annunci e call to action hanno spesso la stessa impostazione, ma il branding del tuo sito ha bisogno di parlare la propria lingua. Istruzioni, suggerimenti e richieste devono seguire una loro poetica: il messaggio della tua azienda. Da un lato l’opportunità di essere originale e trasmettere ciò che sei, dall’altro far affidamento alla staticità dei soliti, ridondandti script.
Capire l’utente e capire il target passa, prima di tutto, dal capire cos’è il tuo brand. L’UX writing aiuta a evidenziarlo e renderlo creativo, aumentando le possibilità di renderlo credibile e autentico.
L’UX writing ha un impatto decisivo nella comunicazione della tua offerta.
Usando bene il microcopy hai la possibilità di aumentare lead, vendite e personalità. Mettendo in gioco le tue parole.
Dovresti provarlo!
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